La riduzione dell’aliquota del superbonus dal 110% al 75% potrebbe generare apprensione sia per gli operatori che per gli acquirenti. In questo caso si passerebbe da un progetto a costo zero ad uno con almeno il 25% a carico di chi ne usufruisce. Inoltre, chi ha già avviato le pratiche, molto complesse e lunghe, ora si fa diverse domande.
Cosa succede se venisse approvata una normativa simile quando ancora molti non hanno eseguito i lavori? Devo aggiungere il 25% della somma? In questo caso, dovrei ridimensionare il mio progetto?
Posso solo immaginare tutte le preoccupazioni che stanno affiorando nella mente di chi aspetta da tempo che il suo progetto in Superbonus venga realizzato. Alcuni aspettano da oltre 6 mesi. Purtroppo, tra analisi preliminari, documentazione da produrre e interpretazioni delle normative i tempi sono piuttosto lunghi.
Le aziende più serie devono essere certe che tutti i lavori eseguiti con l’Ecobonus al 110% siano del tutto a posto con le disposizioni in materia. Questo significa impiegare molto tempo. In effetti, il concetto di avere tutto gratis dallo Stato si mette in contrapposizione con averlo subito.
Aggiungi poi che la domanda di impianti tecnologici, come fotovoltaico, sistemi di accumulo, pompe di calore e colonnine di ricarica, è andata oltre ciò che può essere soddisfatto dalle aziende che operano in questo ambito. Questo ha creato anche lunghe code di attesa. Certamente ora, se ti trovi tra le migliaia di utenti in attesa di sviluppi, l’ansia potrebbe aumentare.
A questo punto ci chiediamo: quanto è fondata la notizia per cui il Superbonus verrà ridotto?
Quanto è fondata la notizia sulla riduzione del Superbonus dal 110% al 75%?
A dire il vero non molto. Probabilmente diversi hanno fatto un po’ di confusione. Soprattutto chi non è specializzato nel settore. Tutto questo fermento è iniziato con la notizia della prossima approvazione del PNRR del 30 aprile. Quindi comunque non c’è ancora nulla di definito.
In realtà, ciò che è trapelato è che per quanto riguarda il Superbonus c’è solo la volontà di estendere l’applicazione fino a fine 2023. Inoltre, si pensa ad una semplificazione e ad un ampliamento della platea.
Semmai saranno altri tipi di agevolazioni che potranno essere potenziate, passando ad esempio dal 50% al 75%. Possiamo dire che ad oggi solo una cosa è certa: per ora la scadenza del Superbonus è fissata al 30 giugno 2022 (31 dicembre per condomini a determinate condizioni) e i tempi di realizzazione sono piuttosto lunghi.
In conclusione, se vuoi essere sicuro di ottenere il tuo impianto fotovoltaico con accumulo, colonnina di ricarica e pompa di calore a zero costi dovresti attivarti subito così da realizzare tutto prima della scadenza.
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