La Pompa di calore è un dispositivo che consente di riscaldare la casa utilizzando come fonte di alimentazione la sola corrente elettrica, mediante un processo di funzionamento che offre un Coefficiente di Prestazione elevato, oltre 4, che gli consente di produrre molta più energia termica di quanta energia richieda per il suo funzionamento. Prima di addentrarci nella stima dei consumi di elettricità, è fondamentale fare alcune distinzioni e precisazioni.
A prescindere dall’aspetto economico dei consumi per riscaldare la casa, va sottolineato che la pompa di calore non effettua alcun processo di combustione, per cui non emette nell’aria gas nocivi o agenti inquinanti. Questo comporta anche un abbattimento dei costi di gestione e manutenzione dell’impianto (gli impianti a gas, ad esempio, sono soggetti, per legge, al controllo periodico dei fumi e delle emissioni inquinanti da parte di tecnici qualificati).
Pompa di Calore
per riscaldamento
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Fatte queste precisazioni, andiamo ad addentrarci nel calcolo dei consumi della pompa di calore. Per fare tali calcoli è fondamentale ricordare che esistono varie tipologie di pompe di calore, che hanno rese e consumi differenti.
Le tipologie di Pompe di Calore
Le tipologie di pompe di calore presenti sul mercato sono essenzialmente le seguenti:
- aria aria
- aria acqua
- acqua acqua
- terra acqua (geotermica)
Le pompe aria aria e aria acqua sono le tipologie più diffuse, anche perché hanno dei costi di acquisto più contenuti, sono sufficientemente efficienti in quasi tutte le zone climatiche d’Italia e non richiedono particolari requisiti per l’installazione. Queste pompe, infatti, si installano facilmente anche in caso di condomini in cui si ha il riscaldamento autonomo.
Le pompe di calore acqua acqua e terra acqua hanno entrambe bisogno di accedere al sottosuolo per scambiare calore con l’acqua di falda o con il terreno sottostante. Per questo motivo hanno dei costi di installazione maggiori e non possono essere installate in tutte le situazioni. Tuttavia, questa tipologia di pompe di calore offre la maggiore resa e, quindi, minori consumi di elettricità.
Il consumo in kWh di una Pompa di Calore
Dopo aver esaminato le varie tipologie di Pompe di Calore, per fare un calcolo realistico dei consumi in kWh, e quindi della spesa in bolletta, del riscaldamento elettrico, proviamo ad analizzare alcuni scenari realistici di consumo medio. Questo ragionamento si può fare anche per risparmiare energia con condizionatori efficienti.
Il calcolo dei consumi in kWh è stato effettuato in collaborazione con Abbassalebollette.it, portale specializzato nelle soluzioni di risparmio energetico e nella comparazione di offerte luce e gas.
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Precisiamo che il consumo reale della Pompa di Calore può variare anche in base alla zona climatica, alla tipologia di impianto radiante e, soprattutto, in base alla temperatura impostata sul termostato di casa. Se l’impianto radiante è sottodimensionato, richiedendo una temperatura di mandata maggiore, o se si imposta la temperatura interna della casa a livelli molto alti, la Pompa di Calore può ridurre la sua efficienza, consumando più energia elettrica del dovuto.
Il Calcolo Esatto dell’Energia Elettrica Necessaria
Visti i presupposti, fare un calcolo preciso dei kWh necessari per riscaldare la casa è pressoché impossibile. Ci sono troppe variabili da tenere in considerazione, prima fra tutte la temperatura interna ed esterna della casa. Faremo quindi alcuni esempi concreti, con delle semplificazioni nel calcolo, che ci aiutano a comprendere le grandezze.
La Famiglia Bianchi
La Famiglia Bianchi abita in un condominio ed ha una casa di 120 mq. Utilizza il metano per riscaldare la casa ed ha una Caldaia a Gas tradizionale da 30 kW, con un consumo annuo per il riscaldamento di circa 1.200 smc, concentrati prevalentemente in inverno.
Sostituendo la caldaia a gas con la Pompa di Calore, ipotizzando una potenza termica nominale (quindi non la potenza assorbita, ma l’equivalente sviluppato, grazie ad un COP di circa 5) di 16kW, la Pompa di Calore assorbirebbe più energia quando viene avviata, per portare la temperatura interna ai gradi desiderati, per poi ridurre la potenza assorbita, grazie alla tecnologia inverter, nelle ore seguenti.
Ipotizzando quindi un consumo di 2,5 kWh nelle prime due ore di utilizzo e di circa 0,5 kWh nelle ore successive della giornata, con una finestra quotidiana di accensione dalle 7 del mattino alle 23 della sera, i kWh totali assorbiti sarebbero circa 12 al giorno, per un totale di circa 360 kWh mese di elettricità necessaria al funzionamento.
Assumendo un totale di 3 mesi invernali, più l’utilizzo ridotto nei mesi autunnali e primaverili (due mesi autunnali e due mesi primaverili, con un consumo del 50% circa rispetto a quelli invernali), arriveremmo ad un consumo stimato di circa 1.800 kWh di energia elettrica.
La Famiglia Verdi
La famiglia verdi ha invece una villetta indipendente di 140 mq, dotata di pavimento radiante, ma riscaldata comunque con una caldaia a gas da 35 kW di potenza. Il consumo annuo per il riscaldamento è di circa 1.000 smc, grazie alla presenza di una superficie radiante maggiore e di una minore temperatura di mandata della caldaia.
Nel caso della famiglia verdi, è possibile installare una pompa di calore geotermica, che ha un coefficiente di prestazione COP di circa 6.
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La Pompa di Calore viene tenuta perennemente in funzione, senza interruzioni, per cui non stimiamo il consumo nelle prime ore di utilizzo. Grazie al COP elevato e alle basse temperature di mandata, la Pompa di Calore consumerà circa 0,3-0,4 kW ogni ora, con un consumo totale giornaliero di circa 9 kWh complessivi, per un totale mensile di 270 kWh.
Stimando il consumo per gli stessi mesi invernali e non del calcolo precedente, raggiungiamo un totale stimato dei consumi pari a circa 1.400 kWh l’anno.
Tiriamo le Somme: Quanto si Risparmia?
Per fare un calcolo del risparmio, dobbiamo fare delle assunzioni sul costo dell’energia e del gas metano. Al momento in cui viene redatto l’articolo, i costi della materia prima presso il fornitore più diffuso in Italia sono mediamente di:
- 0.08 € / KWh per la componente energia elettrica (tariffa monoraria per semplificare i calcoli)
- 0.25 € / smc per la materia prima gas metano
Nel calcolo finale del risparmio, inoltre, bisogna tenere presente che, mediamente, le voci fisse in bolletta (oneri, spese di trasporto, accise, imposte) pesano per circa il 52% sulla bolletta della luce, mentre arrivano addirittura al 62% per la bolletta del gas metano. D’altro canto, va evidenziato che, installando la pompa di calore, è necessario quasi sempre aumentare la potenza del contatore luce, con un aumento delle spese di trasporto e gestione relative alla quota potenza del contatore, con un’incidenza media di circa 240 € l’anno.
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Ricordiamo, inoltre, che per gli impianti a Gas ci sono altri costi da sostenere annualmente, relativi alle manutenzioni e verifiche obbligatorie per legge da parte di un tecnico qualificato. Tali costi devono essere comunque tenuti in considerazione e, anche se non riportati nella seguente tabella, si vanno a sommare ai risparmi raggiungibili.
Spesa per Consumo Gas metano (solo materia prima) | Spesa per consumo Energia Elettrica (solo materia energia) | Totale Bolletta con il Metano | Totale Bolletta con l’Energia Elettrica | Risparmi con la Pompa di Calore Elettrica | |
Famiglia Bianchi | 300 | 144 | 750 | 540 | – 190 € |
Famiglia Verdi | 250 | 112 | 640 | 480 | -160 € |
Aumenta il Risparmio con il Mercato Libero dell’Energia
Il costo finale in bolletta, potrà comunque oscillare in base al proprio fornitore di energia elettrica e alla tariffa che si è sottoscritta. Per questo è importante scegliere un fornitore conveniente del mercato libero dell’energia per abbassare i costi, affidandosi magari ad un comparatore super partes che possa individuare, tra le tante tariffe disponibili, le migliori offerte luce per la casa.
Fotovoltaico e Pompa di Calore: un abbinamento vincente
È importante inoltre sottolineare che la corrente può essere autoprodotta, installando un impianto fotovoltaico. In questo modo, il costo per riscaldare la casa con un impianto di riscaldamento elettrico si riduce ulteriormente. Nei mesi primaverili e autunnali, infatti, l’impianto riesce a garantire quasi completamente il fabbisogno della pompa di calore, soprattutto se l’impianto è dotato anche di batteria di accumulo. Nei mesi invernali, invece, potrebbe essere necessario un lieve approvvigionamento dalla rete, che resta comunque minimo e consente comunque un risparmio davvero importante sulle bollette.
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