Sapevi che l’Italia ha il patrimonio immobiliare più vecchio d’Europa e che circa l’80% degli edifici italiani avrebbe bisogno di un intervento di ristrutturazione ed efficientamento energetico?
Forse sono dati che conosciamo da tempo, ma probabilmente non amiamo soffermarci troppo su questo tema perché è la nostra spada di Damocle… Siamo pienamente consapevoli che prima o poi lo stato ci obbligherà a mettere mano ai nostri portafogli per sistemare le nostre case. Dovremo allinearci a direttive che probabilmente non avevamo previsto quando abbiamo deciso di acquistare casa.
Forse anche la tua abitazione rientra nell’80% di edifici italiani che non soddisfa i requisiti delle nuove normative green europee. Per cui, nei prossimi anni ti chiederanno di riqualificarla energeticamente.
Ma cerchiamo di capire meglio cosa prevede questa nuova direttiva e in che modo ci coinvolgerà personalmente.
Cosa promuove la nuova direttiva “Case Green”?
La Direttiva Case Green, ovvero la Direttiva (UE) 2024/1275, entrata in vigore il 29 maggio 2024, promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici e la riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra provenienti dagli edifici all’interno dell’Unione.
La finalità della direttiva è ottenere un parco immobiliare a emissioni zero entro il 2050.
Stabilisce inoltre che ogni Stato membro dell’Ue invii un Piano nazionale di ristrutturazione, indicando anche la tabella di marcia che intenderà seguire e le tempistiche per la sua realizzazione. Questo piano dovrà essere approvato entro il 2026 e richiederà aggiornamenti ogni 5 anni.
Tra le scadenze indicate dalla normativa europea, gli Stati membri devono assicurare che dal 1°gennaio 2030 tutti gli edifici siano almeno in classe energetica E.
Se da una parte questa direttiva ci fa apprezzare gli sforzi degli stati europei per contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 e il consumo energetico, dall’altra ci ricorda la frase proverbiale “armiamoci e partite!” In ogni caso, se vuoi ridurre davvero i consumi energetici della tua abitazione, dovrai dotarti di un impianto fotovoltaico con batteria di accumulo. Però ci sono ancora tanti interrogativi sulle batterie. Se vuoi approfondire questo argomento leggi l’articolo : Batterie fotovoltaiche: prezzi al ribasso?
Quali immobili non saranno più vendibili dal 2030?
- Entro il 1° gennaio 2030 tutti gli edifici residenziali dovranno avere almeno la classe energetica E;
- Entro il 2033 tutti gli edifici residenziali dovranno passare almeno alla classe D;
- Entro il 2040 tutti gli immobili (a prescindere dalla loro destinazione di utilizzo) dovranno essere almeno in classe D;
- Entro il 2050 tutti gli immobili dovranno essere a emissioni zero.
Le nuove norme green non interesseranno tutte le tipologie di immobili. Infatti, saranno escluse le case vacanza, le abitazioni indipendenti con una superficie inferiore ai 50 metri quadrati, le chiese e gli altri luoghi di culto.
Nel caso in cui l’immobile non soddisfi le condizioni delle nuove norme green entro le scadenze su riportate, saranno imposti dei limiti in relazione al loro utilizzo. Le case che non risulteranno allineate non si potranno né vendere né affittare.
Queste nuove direttive stanno creando non pochi malumori nel mercato immobiliare in quanto tutti gli edifici che appartengono alle classi energetiche più basse, se non si potranno adeguare, saranno fortemente penalizzati, subendo un naturale deprezzamento.
Inoltre, gli incentivi come le detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni edilizie non saranno usufruibili per sempre. Il governo sta pensando di ridurre queste agevolazioni a partire dal 1° gennaio del prossimo anno.
Per esempio, sino alla fine del 2024 potrai installare un impianto con pannelli fotovoltaici usufruendo della detrazione fiscale al 50%. Questo incentivo è molto interessante perché in tutto il periodo di ammortamento dell’impianto, lo stato ti restituirà esattamente la metà di ciò che hai speso…Attenzione però!! Le cose belle durano sempre poco. Infatti, a partire dall’anno prossimo, probabilmente le detrazioni fiscali al 50% verranno portate al 36% .
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