Molti operatori e consumatori hanno gli occhi puntati su ciò che accadrà agli incentivi per il fotovoltaico nel 2025. Il periodo che parte dal mese di settembre e fino a dicembre è sempre stato carico di attesa per la nuova legge di bilancio. Quali sviluppi possiamo attenderci dalla Manovra del 2025? In questo articolo tutto quello che dovresti sapere per programmarti.
Ricordo ancora quando il generoso Conto Energia stava arrivando al suo capolinea, ci si chiedeva se il fotovoltaico installato sui tetti delle abitazioni avrebbe avuto un futuro.
Finché non si scoprì che quel tipo di installazioni potevano avere un’opportunità inaspettata. L’acquisto e l’installazione di un impianto fotovoltaico al servizio di un’utenza domestica poteva rientrare a tutti gli effetti tra gli incentivi dedicati alla Ristrutturazione Edilizia.
Il fotovoltaico è rientrato tra i bonus edilizi per la casa
Rispettando alcuni parametri il fotovoltaico è rientrato a tutti gli effetti tra i bonus edilizi per la casa. Di base questa misura sosteneva tutta la spesa con una detrazione fiscale del 36% sostenuta fino a 48 mila euro per unità abitativa, fruibile in 10 quote annuali di pari importo. Poi però i vari governi hanno potenziato l’agevolazione portando la percentuale della detrazione fiscale al fotovoltaico del 50% per una spesa massima di 96 mila euro.
In pratica, ancora per tutto il 2024 puoi pagarti il sistema solare per intero e recuperarne la metà in 10 anni tramite uno sconto sull’Irpef. Nonostante abbiamo proseguito in questo modo per molti anni e nonostante non abbiamo mai preso nulla come scontato, si è verificato un rinnovamento di questo rafforzamento ogni anno o biennio.
Il bonus al fotovoltaico residenziale è parte integrante dei bonus edilizi. Le notizie disponibili indicano che a partire dal 1 gennaio 2025:
- solo le prime case potranno mantenere una detrazione del 50%,
- per le seconde case verrà ridotta al 36%.
Ad ogni modo nulla è ancora sicuro, anzi, si pensa ad un ridimensionamento graduale. Perché?
Le voci di corridoio sul bonus al fotovoltaico nel 2025
Tutta una serie di dichiarazioni del governo fanno pensare che torneremo inizialmente ad un incentivo al fotovoltaico del 36% con spesa massima di 48.000. Questo perché il fotovoltaico rientra, come dicevamo, nel circuito degli interventi per le ristrutturazioni edilizie.
Come mai il fotovoltaico non facesse parte delle misure sulla riqualificazione energetica, che in generale sono incentivati in modo più generoso, rimane un mistero. È piuttosto evidente che il fotovoltaico influisce profondamente sul risparmio energetico e forse lo fa anche più di un solare termico che produce solo acqua calda e che come applicazioni è molto limitato.
Ad ogni modo, probabilmente questo ridimensionamento si pone l’obiettivo di evitare che gli incentivi cadano a pioggia e in modo meno puntuale su ciò che non ci permette di raggiungere come Paese gli obiettivi fissati dall’Europa.
Probabilmente gli incentivi al fotovoltaico che dipendono dal bonus ristrutturazioni non li vedremo più come li abbiamo conosciuti fino ad oggi.
Quindi se vuoi essere sicuro di comprarti un impianto fotovoltaico e poi di recuperarne la metà non hai tempo da perdere. È importante procedere subito. È vero che solitamente in un sistema domestico l’installazione può durare da mezza giornata per un fotovoltaico da 3 kW e fino a 3 giorni per un impianto solare da 6 kW.
Tieni conto però che saranno necessari i tempi per far arrivare i materiali, istruire le varie pratiche, gestire eventuali finanziamenti e altre operazioni.
Cosa hanno fatto alcuni quando si sono trovati a ridosso della fine dell’anno?
Ricordo in particolare l’anno in cui si poteva applicare lo sconto in fattura immediato del 50% e c’era la possibilità di perderlo l’anno successivo.
In quell’occasione diversi acquirenti hanno prima pagato l’impianto per farlo rientrare nell’anno in corso e poi si sono fatti installare il sistema solare con calma.
Questa procedura si potrebbe applicare anche questa volta, proprio perché le detrazioni per le persone fisiche seguono il principio di cassa secondo cui, a prescindere dall’esecuzione effettiva dei lavori, ciò che conta è la data del bonifico.
Naturalmente una scelta del genere presenta delle sfide. In particolare devi affidarti a installatori per fotovoltaico piuttosto seri per evitare di mettere in pericolo le tue preziose risorse. Alcuni hanno scelto di accendere una finanziaria non solo per pagare a rate, ma anche per proteggersi.
In effetti, se ci pensi, nessun istituto bancario potrebbe mai farti pagare delle rate per un bene o un servizio che non hai ricevuto. Ecco perché gli istituti di credito adottano tutta una serie di misure nei confronti delle società installatrici e solitamente su questo sono organizzati molto bene.
Oltre a ciò, ci sono altre alternative che potresti considerare, una di queste è aspettare e vedere cosa riserva l’anno prossimo. Naturalmente è un rischio e comunque non è detto sia la mossa sbagliata.
Infatti, sembra ci siano altre indiscrezioni che suggeriscano che il fotovoltaico per casa rientrerà in un altro incentivo allo studio.
Incentivi fotovoltaico 2025: li rivedremo in altre misure?
Onestamente si tratta sempre di indiscrezioni e su questo non abbiamo certezze. Giustamente diversi quotidiani ribadiscono che sullo sfondo la normativa europea spinge sulle Case Green.
La strategia prevista nella prossima legge di bilancio prevede che gli incentivi fiscali siano in linea con gli obiettivi del PNIEC e rispettino le direttive europee relative alle Case Green.
La direttiva europea richiede che gli Stati membri riducano i consumi energetici del 16% entro il 2030 e del 22% entro il 2035.
Sembrerebbe quindi allo studio un incentivo sottoforma di detrazione fiscale del 65%. Dovrebbe includere, ad esempio, cappotti sulle facciate, il fotovoltaico, le pompe di calore collegate a riscaldamenti a pavimento e la ventilazione meccanica controllata.
Questa agevolazione dovrebbe porsi un obiettivo che abbiamo già conosciuto con l’ormai vecchio e discusso Superbonus: migliorare le prestazioni e le classi energetiche degli edifici. Con quali parametri? Sarà tutto da vedere.
Non solo, sembrerebbe sia intenzione delle istituzioni favorire la platea dei meno abbienti trasformando per loro la detrazione in un contributo a fondo perduto. Questo perché altrimenti non avrebbero possibilità di detrarre in alcun modo la spesa fiscalmente.
Ora, potresti ritenere che valga la pena attendere, ma considerando le notizie, è essenziale che tu sia consapevole delle incertezze presenti. Ad esempio perché l’Italia sta cercando di opporsi alle misure particolarmente onerose dettate dall’Unione Europea sulle Case Green.
Cosa dovremmo aspettarci agli incentivi al fotovoltaico nel 2025?
Alcuni sostengono che le abitazioni possano diventare ecologiche anche senza l’installazione di pannelli fotovoltaici, nonostante ciò possa sembrare paradossale a livello concettuale.
Quindi il ragionamento che fanno è: “Si possono agevolare altre forme di risparmio energetico, non è necessario agevolare una tecnologia per cui la Cina è predominante”. Ecco perché si fa un gran parlare di una probabile apertura ai Certificati Bianchi, titoli riconosciuti dal GSE ma che tra le tabelle disponibili non prevedono l’applicazione al solare fotovoltaico.
Ad ogni modo, un nuovo aggiornamento indica una forte probabilità di mantenere una detrazione maggiorata al 50% solo per le prime case e al 36% per le altre. Il tetto massimo di spesa dovrebbe mantenersi a 96.000 euro.
È tutto da vedere e noi di Mr. Kilowatt vi terremo aggiornati acquisendo e confrontando informazioni da fonti attendibili così come facciamo da oltre 15 anni.
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