Entro 3 anni le auto elettriche potrebbero diventare più economiche di quelle a benzina.
Le batterie sono diventate sempre più piccole ed economiche molto più velocemente del previsto, tanto che gli esperti di Bloomberg New Energy Finance (BNEF) hanno dovuto rivedere ogni anno le loro proiezioni per i veicoli elettrici.
Nel 2017 BNEF diceva che «il crossover point in cui i veicoli elettrici saranno più economici rispetto a un veicolo a combustione» sarebbe stato il 2026 (9 anni), ma le cose sono cambiate rapidamente e il lasso di tempo si è ristretto in modo significativo: nel 2018, era sceso al 2024 (6 anni), e ora, nel 2019, a BNEF dicono che il crossover point sarà raggiunto nel 2022: solo fra 3 anni.
Raggiungere la parità di costo iniziale significa che la decisione di acquistare veicoli elettrici (EV) è molto più facile e questo significa che decarbonizzare gran parte del settore dei trasporti sta diventando molto più facile.
Questo anche perché le auto elettriche sono già superiori alle auto a benzina per molti aspetti essenziali: hanno un’accelerazione più rapida, costi di manutenzione molto inferiori, emissioni su strada zero e un costo del carburante per chilometro inferiore alle auto a benzina, anche quando viaggiano senza rifornirsi di energia carbon-free.
Nathaniel Bullard Bullard, analista energetico di BNEF, spiega su Bloomberg che «Questo crossover inizierà nel 2022 in Europa per i veicoli di grandi dimensioni, ma si diffonderà rapidamente ai veicoli più piccoli e in altre parti del mondo mentre i prezzi delle batterie continuano a precipitare».
Lo stesso Bullard fa notare che «In effetti, nel 2015 le batterie negli Usa erano il 57% del costo di un’automobile di medie dimensioni. Oggi si arriva al 33% e nel 2025 le batterie saranno solo il 20% del costo totale di un EV».
Inoltre, BNEF evidenzia che altre parti importanti dei veicoli elettrici, come il propulsore elettrico, stanno iniziando a veder calare i prezzi, perché «Per questi componenti la produzione di grandi volumi sta iniziando solo ora». Nel prossimo decennio componenti chiave come i motori e la power electronic potrebbe arrivare a costare fino al 30% in meno rispetto a oggi.
Insieme al miglioramento delle performance e al calo del prezzo della batterie, i veicoli elettrici stanno ottenendo un’autonomia più lunga – fino a 800 Km – e i tempi di ricarica stanno diminuendo rapidamente. Già oggi, i caricatori superveloci possono caricare un EV in appena 20 minuti e nuovi caricatori possono dimezzare ulteriormente questo tempo. A BNEF sono convinti che le batterie della prossima generazione potranno essere caricate in 3 – 5 minuti.
A fine dicembre 2018, Dan Neil un’editorialista del Wall Street Journal (che aveva appoggiato Trump e la lobby fossile nell’offensiva contro le energie rinnovabili) aveva scritto che gli sporchi e inefficienti veicoli con motori a combustione interna (IC) stanno diventando una scommessa molto rischiosa: «Durante la vita utile ragionevole di qualsiasi veicolo che compro oggi, mi aspetto che la domanda di veicoli a tecnologia IC scenderà praticamente a zero, equivalente all’attuale penetrazione nel mercato dei telefoni cellulari. E così un veicolo a benzina sarebbe troppo costoso».
Per tutte queste ragioni, al BNEF si aspettano che la rivoluzione EV pigi sull’acceleratore.
Fonte: Greenreport.it
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