Tra i numerosi interventi di riqualificazione energetica, necessari per abitazioni datate o comunque costruite senza dei criteri di efficientamento, l’isolamento termico resta forse uno dei più importanti e richiesti.
L’innalzamento della temperatura media globale è una problematica ormai concreta sotto gli occhi di tutti, e ci sta purtroppo portando a registrare nuovi record negativi, con estati che diventano sempre più afose con il raggiungimento di record negativi di temperature registrate, ed abitazioni che assomigliano sempre più a dei grandi forni.
E’ chiaro che per provare un certo benessere termico è necessario spesso ricorrere all’uso di condizionatori, ventilatori o deumidificatori, ma a quale prezzo? Il loro costante utilizzo durante la giornata non può che portare a bollette energetiche sempre più care.
Cosa fare?
L’unica soluzione è apportare quelle modifiche necessarie a garantire un reale isolamento delle parti più sensibili della casa.
L’intercapedine di casa, una fonte di dispersioni termiche
Un elemento delle nostre case, quasi mai considerato, è l’intercapedine, lo spazio vuoto presente tra le mura perimetrali che si trova con estrema facilità in abitazioni vecchie di 30-40 anni (e ancora presenti in larga maggioranza sul suolo italico). L’intercapedine della nostra casa presenta aria circolante e questo si traduce in dissipazione di energia cioè disperdiamo denaro!
L’isolamento delle intercapedini consente di ridurre al minimo potenziali formazioni di correnti d’aria, che si generano all’interno dello spazio vuoto presente e che portano a dispersioni termiche rilevanti, anche di alcuni gradi centigradi.
Fondamentale è soprattutto il guadagno che se ne può conseguire con un intervento realizzato professionalmente: fino a tre – quattro gradi recuperabili, con prestazioni ottimali soprattutto in abitazioni poste a piani intermedi (mentre per gli ultimi piani è utile associare anche interventi ulteriori, come ad esempio la coibentazione di tetto e sottotetto).
Non essendo particolarmente conosciuto si ha il timore che isolare questo punto della casa sia dispendioso e poco conveniente. In realtà non è così, infatti adesso andremo a vedere quali sono i fattori che incidono sulla spesa e la reale convenienza a isolare le intercapedini.
Fattori che incidono sulla spesa per isolamento dell’intercapedine
Dare un importo preciso di spesa è molto difficile, se non fuorviante, perché sono numerosi i fattori che incidono sulla spesa per l’intervento che consente di isolare l’intercapedine (che, per chi non ne fosse a conoscenza, si chiama insufflaggio).
Si tratta di un operazione di riempimento del vuoto presente nelle intercapedini con materiali isolanti ad alto rendimento, attraverso l’utilizzo di un apposito macchinario con tubazione, che letteralmente “insuffla” il prodotto passando attraverso dei fori creati nella parete al cui interno è presente l’intercapedine).
Il costo di questo intervento dipende in particolar modo:
- da quanto è spessa l’intercapedine, aspetto non irrilevante in quanto gli spessori possono variare da pochi millimetri fino a parecchi centimetri;
- dai mq delle pareti da isolare;
- dal tipo di materiale isolante che si utilizza (si sente spesso parlare di fibra di cellulosa o di perle di polistirolo, ma per il loro livello di conducibilità termica e la maggior capacità isolante, vengono preferite le resine ureiche espanse sotto forma di schiuma, che consentono anche un ottimale riempimento del vuoto dell’intercapedine);
- la scelta del professionista incide relativamente sulla spesa. Molto peggio è se si decide di eseguire l’intervento con il classico fai da te, magari noleggiando i macchinari necessari, ma operando senza alcuna competenza e creando danni che richiedono forzatamente l’intervento di un tecnico specializzato.
Il prezzo di un intervento di isolamento dell’intercapedine dipende quindi da numerosi fattori, anche se solitamente è compreso in un range compreso i 1.500 e gli oltre 2.000 euro.
Si tratta di una cifra che può comunque essere vista come un investimento vero e proprio, in quanto si beneficia sin da subito di un miglioramento nella temperatura percepita, che consente di ricorrere meno a condizionatori e riscaldamenti.
Evidente, di conseguenza, anche il vantaggio di riuscire ad ottenere un risparmio in bolletta energetica, oltre alla riqualificazione di cui beneficia l’intero appartamento, migliorando la propria classe energetica di appartenenza e il valore di mercato.
Non dimentichiamoci, in ogni caso, che le ormai ben note detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica sono disponibili anche per questo genere di interventi.
Si va dal classico 50, fino al 65% con il classico Ecobonus che viene annualmente rinnovato in Legge di Bilancio, fino ad arrivare all’Ecobonus rafforzato al 110%, con il rispetto di determinati valori e criteri stabiliti dal Decreto.
Per quanto riguarda il tipo di detrazione raggiungibile è sempre necessario rivolgersi a un tecnico qualificato, che avrà modo di redigere per voi un progetto energetico preventivo.
Nonostante possa sembrare un procedimento lungo e tedioso, solo organizzando al meglio il lavoro e affidandosi a veri professionisti nella pratica dell’insufflaggio delle intercapedini, si possono ottenere risultati concreti e realmente apprezzabili.