Pronto per fare un investimento che cambierà la vita? Un impianto fotovoltaico da 3 kW potrebbe essere la soluzione che stavi cercando! Trasforma il tuo tetto in una fonte di energia pulita per risparmiare ed essere sostenibile.
Stai pensando a un impianto fotovoltaico da 3 kW? Forse i tuoi consumi non sono così elevati, ma comunque piuttosto fastidiosi.
Effettivamente, le continue fluttuazioni nelle bollette di luce e gas creano un’instabilità che impedisce di vivere serenamente, generando il desiderio di una maggiore stabilità. E poi c’è lo stress nel confrontare le tariffe di luce e gas dei diversi fornitori, temendo che non siano completamente trasparenti.
Un impianto fotovoltaico da 3 kW potrebbe rivelarsi la soluzione definitiva a questi problemi per molti lunghi anni. D’altra parte ti chiedi se ne vale veramente la pena.
Quindi la domanda che ora ti fai è: Quanto costa un impianto fotovoltaico da 3 kW?
Come indicato nell’introduzione, mediamente un buon impianto incide per circa 3.450,00 euro, installato e funzionante. Al netto delle agevolazioni fiscali.
Questo significa che a partire da un prezzo medio di 6.900,00 euro, dovrai recuperare la spesa in 10 anni con la detrazione fiscale del 50%.
Un’altra domanda che potresti farti invece è: Quanto costa un impianto fotovoltaico da 3 kW con accumulo?
In media, un buon impianto, potresti trovarlo tra 11.500 e 12.500 euro. Applicando la stessa agevolazione potresti ridurre la spesa della metà.
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Quanto costa il tuo impianto fotovoltaico da 3 kW?
Abbiamo visto quanto può costare mediamente un impianto fotovoltaico da 3 kW.
Sarà questo il prezzo esatto con cui acquisterai il tuo impianto? No, non è detto, perché è chiaro che ci sono delle variabili da valutare.
In effetti, queste variabili possono far calare o aumentare il prezzo.
Ad esempio, cosa incide sul costo complessivo del tuo fotovoltaico? Soprattutto il prezzo dei pannelli che è legato ai mercati internazionali.
Ma anche la capacità e il tipo di accumulo che eventualmente farai integrare. A questo riguardo potresti considerare gli accumuli ZCS azzurro.
Quali altri aspetti dovrai soppesare?
- difficoltà installative tipiche di ogni singola abitazione;
- qualità dei prodotti che stai acquistando;
- performance che ti puoi aspettare da ogni componente.
In particolare, cosa può far lievitare il prezzo? Ad esempio i pannelli solari ad alte prestazioni.
Sul mercato un 3 kW di fotovoltaico puoi trovarlo a 4500, ma anche a 8000 euro. Quale è quello giusto per te? Devi farti i tuoi calcoli e fare insieme al tuo consulente esperto le tue valutazioni.
Quali informazioni riceverai in questo articolo? Tutto quello che ti serve sapere per fare una scelta consapevole.
Impianto fotovoltaico da 3 kW: è quello giusto per me?
Fai bene a farti questa domanda perché molti fanno confusione. Molti pensano così: “dato che ho a disposizione un contatore con potenza impegnata da 3 kW allora mi serve un impianto fotovoltaico da 3 kW”.
Purtroppo, in realtà questo ragionamento potrebbe essere fuorviante. La potenza contrattualmente impegnata non è l’unico riferimento che devi prendere.
Se fai le considerazioni giuste potresti renderti conto di aver bisogno di 2.5 kW, di 4 kW o addirittura di un impianto fotovoltaico da 6 kW. Anche se il tuo contatore ha una potenza disponibile da 3,3 kW (chilowatt).
Ciò che dovrebbe guidarti è il massimo ritorno economico da questo investimento.
Cosa devo considerare quindi per fare la scelta ottimale?
Probabilmente il tuo ipotetico impianto fotovoltaico da 3 kW ti serve per casa. In genere viene acquistato per utenze domestiche.
Chiediti: “Qual è l’obiettivo di questo intervento?” In genere, non è tanto quello di avere più potenza istantanea, ma quello di risparmiare in bolletta. Sei d’accordo?
Facciamo degli estremi per capire.
Situazione A – consumi ridotti
Immagina di utilizzare uno scaldabagno elettrico, delle luci a led e una lavatrice. Tutti nello stesso istante ma solo per un’ora al giorno.
Forse ti saranno sufficienti 3 kW di potenza istantanea, ma quali sono i tuoi consumi? Piuttosto contenuti. Quindi il tuo impianto fotovoltaico adatto potrebbe essere più piccolo di 3 kW.
Addirittura, in questo caso, 1 kW è più che sufficiente. Per quale motivo? Ammettiamo un assorbimento di 3 kW per un’ora al giorno, quale consumo annuale avrò? Circa 1.000 kWh (3 kW x 1 ora x 365 giorni). Un impianto fotovoltaico da 3 kW produce in media anche 4 volte tanto.
Situazione B – consumi elevati
Se invece facessi uso degli stessi dispositivi per più di 8 ore al giorno con un assorbimento costante da 3 kW? Potrei avere bisogno di almeno 6 kW.
Il motivo? Ogni giorno consumeresti 24 kWh e in 365 giorni avresti un consumo annuale di quasi 9.000 kWh.
Qual è quindi il primo aspetto che devi considerare? Non è la potenza impegnata del tuo contatore. Perché? Non dimenticarti dell’obiettivo: risparmiare sulla bolletta della luce.
Per raggiungerlo devi necessariamente considerare i tuoi consumi, preferibilmente annuali.
Allora prendi la tua bolletta di energia elettrica e cerca la voce “consumo annuo”.
Trovata? Ottimo. Cosa vedi? Noti una cifra che si aggira attorno ai 3500 kWh? Allora probabilmente l’impianto fotovoltaico da 3 kW è quello giusto per te.
Quanto produce un impianto fotovoltaico da 3 kW?
Tutto dipende da dove abiti e da quanto può produrre davvero il fotovoltaico sul tuo tetto.
Stai cercando un’indicazione di massima? La produzione di un sistema da 3 kW in condizioni standard potrebbe essere questa:
- Nord Italia 3.600 kWh,
- Centro Italia 4.000 kWh,
- Sud Italia e isole fino a 4.500 kWh.
Quindi, cosa puoi fare a seconda di dove vuoi piazzare l’impianto? Confronta il dato corrispondente con il consumo annuale di energia. Si avvicina? Splendido. Lo stesso ragionamento lo puoi fare anche con gli altri immobili che possiedi.
Se i tuoi consumi sono particolarmente inferiori, puoi ragionare su due fronti:
- Considerare la possibilità di installare un impianto meno potente;
- Considerare che puoi aumentare il fabbisogno elettrico per risparmiare anche sulla bolletta del gas. Per riuscirci, naturalmente, dovrai fare delle modifiche agli impianti.
E quest’ultima è un’opportunità molto interessante. Vediamo qualche esempio.
Come tagliare anche la bolletta del gas
Cosa stai usando per produrre acqua calda per gli usi domestici? Forse una caldaia a gas? Allora puoi tagliare una bella fetta di approvvigionamento di gas. Come? Sostituendola con un semplice Scaldabagno Elettrico.
Cosa fare se questa operazione aumenta la tua richiesta di energia elettrica? Semplice, aumenti di conseguenza la potenza del tuo fotovoltaico.
I tuoi consumi annuali sono già molto vicini alla capacità produttiva dell’impianto da 3 kW? Ti rendi conto che ti servono altri 2000 kWh per risparmiare sul gas? Allora un impianto fotovoltaico da 3 kW non ti basta.
Quanto più se sostituisci una caldaia con una Pompa di calore aria-acqua di ultima generazione per elettrificare il riscaldamento domestico. Un’opportunità che molti stanno sfruttando grazie alla detrazione del 65%.
Questi esempi ti servono per capire quale ragionamento farebbe un professionista. Comunque, i dati effettivi da elaborare possono essere molto diversi tra una situazione e l’altra.
Ogni famiglia è diversa così come ogni azienda, con abitudini diverse e situazioni molto differenti. Ma queste indicazioni possono essere un valido aiuto e spunto per la tua decisione.
Una decisione che potrebbe influire per i tuoi prossimi 40 anni.
A cosa ti hanno portato queste considerazioni? Forse ti sei reso conto che l’impianto fotovoltaico da 3 kW è proprio quello che fa per te.
Ma adesso ti chiedi:
“Come posso recuperare ciò che ho speso e in quanto tempo?”
Impianto fotovoltaico 3 kW: Come ammortizzo il costo
Tutto dipende da quanto ricavo dal mio impianto solare. In questo modo capisco se il fotovoltaico mi conviene. Ciò che ottengo può essere suddiviso in 3 punti principali.
Partiamo dal punto più importante per il tuo risparmio.
1. Consumo diretto dal fotovoltaico (autoconsumo)
Incide subito sulla bolletta, per quale motivo? Perché la corrente che prelevi direttamente dal tuo impianto fotovoltaico non la dovrai pagare.
Questo tipo di risparmio è migliore rispetto alla “vendita” di energia. Risparmi su tutte quelle voci variabili in bolletta che dipendono dai tuoi consumi.
Per questo, se puoi, concentra i tuoi consumi quando l’impianto produce di più, e cioè generalmente tra le 11 e le 15. A meno che non utilizzi l’accumulo per fotovoltaico.
Secondo le statistiche difficilmente si riesce ad usare tutta l’energia prodotta in modo diretto. Ecco perché molti attivano un contratto col Gse per la corrente che non riescono a trattenere per se.
Il contratto indicato nel punto successivo è quello che preferito dalla maggioranza degli utenti domestici. Vediamo.
2. Scambio sul posto
Lo Scambio sul Posto è un regime che valorizza il surplus di energia che invii alla rete. Per comodità possiamo paragonarlo ad una “vendita” di energia ad un prezzo favorevole.
Nonostante ciò, generalmente, il GSE remunera l’energia ad un prezzo inferiore rispetto a quello applicato da Enel o altri fornitori simili per il prelievo.
Il motivo? Quando acquisti energia, nel prezzo sono incluse tasse e altre voci. È tutto già previsto dalla normativa italiana. Questi tributi non possono essere conteggiati quando sei tu a cedere energia alla rete.
La prossima misura non influisce sul risparmio, ma sul taglio dei costi. È comunque una componente positiva molto importante.
3. Detrazione fiscale del 50%
La detrazione fiscale del 50% sul fotovoltaico è un incentivo che incide molto sul rientro economico dell’investimento. Questo beneficio è ancora valido per quest’anno. Lo sconto fiscale potrà essere spalmato in 10 quote annuali di pari importo.
E anche se lo sconto immediato in fattura non è più disponibile, il mercato si è adeguato riducendo i prezzi oltre al 40%!
Ecco perché queste condizioni stanno facendo gola a molti proprietari di casa!
Ora facciamo due conti con un caso verosimile tenendo conto dei costi e dei benefici che abbiamo appena descritto.
Un esempio per capire se conviene
Ammettiamo che abbiamo acquistato il nostro buon impianto da 3 kW a 7.900,00 euro. Siamo così bravi che consumiamo almeno il 40% dell’energia prodotta dai pannelli.
Il nostro fotovoltaico si trova in Lombardia. Quale sarà la produzione annuale attesa? Circa 3600 kWh (in condizioni standard). Che cosa ne otteniamo ogni anno?
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- Un risparmio minimo in bolletta da autoconsumo di 288 euro;
- Un “rimborso” da scambio sul posto di 260 euro;
- Un vantaggio fiscale per i primi 10 anni di 390 euro
Nei primi 10 anni il vantaggio economico complessivo è di 938,00 euro ogni anno (la somma di tutte le voci appena indicate). Alla fine di questo periodo in totale recuperi 9.380,00 €. Per capire come siamo arrivati a questi numeri ti invito a leggere i dettagli di questa simulazione.
Poi, se hai fatto un buon acquisto, l’impianto continua a produrre per altri vent’anni. Quali ulteriori risparmi potrai generare? Orientativamente altri 10.960,00 euro.
In questo calcolo il vantaggio totale che può derivare dal tuo fotovoltaico è come minimo di 20.340,00 €. Quasi il triplo dell’investimento! Se poi acquisti un buon sistema di accumulo, le cose migliorano ulteriormente.
Questa simulazione è probabilmente il minimo che si possa ottenere. Si fonda sugli ultimi aggiornamenti relativi al costo dell’energia, che, in seguito alla pandemia, si sono rivelati completamente diversi e molto più instabili rispetto al passato. Questo, senza menzionare l’abbandono del mercato tutelato.
Basta pensare che nel 2007 il corrispettivo energia per un utente domestico residente partiva da 0.09 €/kWh. In questo periodo arriviamo a una quota energia che supera 0,15 €/kWh! A queste cifre bisogna poi aggiungere altre voci e le imposte che portano il prezzo finale a una media di 0,20 €/kWh.
Comunque, ad esempio, cosa non abbiamo considerato? Che il costo dell’energia non rimane mai lo stesso. Di solito aumenta sempre di più. Anche se ogni tanto troviamo qualche piccola flessione, nel tempo il trend del prezzo è sempre in risalita.
E più il prezzo dell’energia aumenta, maggiore è il tuo risparmio.
A quale conclusione possiamo giungere? Il costo di un impianto fotovoltaico da 3 kW è certamente ben ripagato, non ci sono dubbi.
La domanda è: “Qual è l’impianto fotovoltaico più adatto alle tue esigenze?”
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Domande frequenti
I pannelli fotovoltaici di un impianto fotovoltaico da 3 kW occupano circa 20 metri quadrati su un tetto spiovente. Se i pannelli fotovoltaici possiedono efficienze superiori al 20% potrebbero essere sufficienti 15 metri quadrati. Su un tetto piano potrebbero servire 36 metri quadri. Questo per evitare ombreggiamenti tra le file di moduli.
I pannelli solari necessari per costituire un impianto fotovoltaico da 3 kW sono 8 da 370 Watt. Naturalmente molto dipende dalla taglia dei moduli. Con pannelli fotovoltaici che superano i 400 watt potrebbero bastarne solo 7.
Dettagli simulazione impianto da 3 kW
La simulazione economica che abbiamo indicato sopra si basa sui prezzi attuali dell’energia. Abbiamo calcolato come autoconsumo il 40% di 3600 kWh che è uguale a 1440 kWh.
Questo dato serve per capire quanto posso risparmiare subito in bolletta. Come ci arrivo? Moltiplicando 1440 kWh per il prezzo finale della famiglia tipo secondo l’ARERA: 0,20 €/kWh. Il risultato? € 288,00. Questo è il risparmio annuale che puoi ottenere dalla bolletta.
Il resto dell’energia, 2160 kWh, ceduta in rete per effetto dello scambio sul posto, viene ristorata con un meccanismo particolare. Sulla base dei dati in nostro possesso, abbiamo ipotizzato una tariffa incentivante di ca. 0,12 €/kWh. Abbiamo calcolato quindi una compensazione pari a circa 260 €/anno.
Il vantaggio fiscale: abbiamo considerato il prezzo medio di un buon impianto fotovoltaico da 3 kW di 7.900 euro. Con la detrazione fiscale al 50% si può ottenere la metà del valore dell’impianto: 3900 euro. Puoi beneficiare della detrazione spalmandola in 10 quote annuali: 390€/anno.