Fotovoltaico e sconto in fattura: due modi per non perderlo

Il modo più facile per avere fotovoltaico e sistema di accumulo è sicuramente con lo sconto in fattura.

Altri usano il termine “sconto immediato in fattura”, si parla sempre dello stesso metodo. Cosa significa? E in che modo semplifica l’acquisto del fotovoltaico?

Si tratta a tutti gli effetti di un’agevolazione fiscale. Lo sconto in fattura è figlio della cessione del credito.

Una misura studiata per spingere l’utilizzo dei vari bonus legati alle detrazioni fiscali per il recupero del patrimonio edilizio, risparmio energetico, etc.

Cosa è cambiato rispetto al passato?

Fotovoltaico per casa: cosa cambia con lo sconto in fattura

Mettiamoci nei panni di chi acquistava un impianto prima del Decreto Rilancio. Prima dell’introduzione del concetto di cessione del credito e sconto immediato in fattura.

Dopo essere venuto a conoscenza che un impianto fotovoltaico e l’accumulo potevano rientrare nella detrazione fiscale al 50%, l’acquirente avrebbe dovuto anticipare tutta la spesa.

Questo esborso iniziale sarebbe poi stato recuperato nel tempo su tre fronti:

1. Un recupero di 10 quote annuali di pari importo del 50% del valore complessivo dell’impianto ad energia solare

2. Il risparmio diretto in bolletta. Questo risparmio deriva dal fatto che l’utente pesca subito l’energia dal fotovoltaico anziché dalla rete

3. Cessione dell’energia alla rete per effetto del regime in Scambio sul Posto. Per semplificare alcuni la chiamano vendita di energia in esubero

Giustamente, ora ti immagini che nonostante tu possa recuperare il 50% del costo dell’impianto, 10 anni non sono proprio così pochi.

Proprio questo periodo così lungo poteva essere un ostacolo per molti che forse non riuscivano a essere così lungimiranti. Altri invece non avevano la possibilità di attendere così tanto per recuperarsi la metà del costo.

Comunque anche se la cessione del credito di questo tipo non è più applicabile ai nuovi impianti, il fotovoltaico senza sconto in fattura è diventato interessante. Se clicchi sul link nel testo sottolineato scoprirai i motivi.

Quali vantaggi dava questo strumento?

La cessione del credito riduce i tempi di rientro

Con la cessione del credito il problema di avere tutta la liquidità sembrava risolto, almeno fino a che poteva essere utilizzato. In pratica, con le aziende che si accollavano la detrazione fiscale, potevi avere il tuo fotovoltaico e il sistema di accumulo scontato subito secondo la percentuale prevista.

Quindi, se il nostro acquirente avesse acquistato il suo impianto avrebbe avuto l’opportunità di pagarlo subito la metà anziché aspettare 10 anni per recuperarla. In realtà non si trattava esattamente della metà a causa del costi bancari che ne facevano lievitare il prezzo.

Un altro aspetto interessante è che con la cessione del credito non era necessario verificare se effettivamente avevi la capienza fiscale per avere il rimborso delle detrazioni.

In teoria potevi pagare pochissime tasse, non riuscire ad avere la detrazione fiscale al 50%, ma chiedere uno sconto in fattura di pari percentuale.

Si capisce che si trattava di una nuova opportunità da non lasciarsi sfuggire. E infatti molti si sono subito attivati. Lo hai fatto anche tu?

Ancora più forte era la combinazione dello sconto in fattura con il Superbonus 110%.

Vediamo come funzionava.

Fotovoltaico e sconto in fattura del 100%

Tutti quelli che ne hanno avuto l’opportunità hanno valutato subito questa prima opzione.

In pratica significava poter avere il fotovoltaico e l’accumulo davvero a costo zero.

Anche se tutte le aziende chiedono sempre un anticipo per avviare le pratiche, poi, se tutto va bene, viene restituito.

È proprio quel “se tutto va bene” che purtroppo spaventava molti. Bisognava verificare in anticipo se possedevi i requisiti.

Nel caso questo fosse stato vero allora dovevi metterti l’anima in pace e aspettare, come minimo 6 mesi, salvo imprevisti o pratiche più complesse.

Giustamente come qualcuno faceva notare, ottenere gratuitamente un fotovoltaico e altri sistemi tecnologici va in contrasto con i tempi brevi.

Questo perché bisogna seguire scrupolosamente tutto l’iter burocratico gestito da molti attori. E in questo periodo si è aggiunto il problema della reperibilità di inverter e sistemi di accumulo.

Riuscire in questa impresa è stato un vero e proprio traguardo in una corsa agli ostacoli, e in una gara di resistenza sia per i clienti che per le aziende che operavano per soddisfare le richieste.

Vedersi nella fattura un prezzo complessivo degli interventi di circa 50 o 70 mila euro scontato al 100% è stato decisamente entusiasmante.

Visto che i tempi sono così lunghi ci si chiede: “Quando finisce questa opportunità?”

Le scadenze previste

La possibilità di ottenere lo sconto in fattura sul fotovoltaico e l’accumulo del 100% ha scadenze diverse che dipendono dal tipo di immobile.

Questa è la fotografia attuale delle “villette”:

• tutti i beneficiari (compresi gli edifici unifamiliari) inizialmente fino al 30 giugno 2022, poi estesa al 31 dicembre 2022; ora nuovamente estesa al 30 settembre 2023, se nel settembre 2022 sono stati eseguiti almeno il 30% dei lavori.

Molti però ormai si sono resi conto che cercare di cogliere questa opportunità è una battaglia persa.

Quali sono i motivi? E perché non si dovrebbe sottovalutare il vantaggio di optare allo sconto fiscale del 50%?

Fotovoltaico e sconto fiscale del 50%

I vantaggi della detrazione fiscale al 50% sono diversi:

• Ti puoi installare subito il fotovoltaico con o senza accumulo, o almeno in tempi piuttosto brevi

• Puoi pagare subito a un prezzo più basso e la metà la recuperi nel corso di 10 anni

• Puoi decidere di avvalerti di una banca o di un altro intermediario per ricevere un finanziamento e far si che l’impianto si ripaghi da solo

Alcuni, con la maxi detrazione sono partiti entusiasti, ma poi sono rimasti delusi quando si sono accorti che non possono sfruttare l’Ecobonus del 110%. E quindi si sono arresi.

Altri invece hanno capito da subito che il Superbonus non poteva essere alla loro portata. Inoltre, l’ultima versione del Superbonus al 90% sul fotovoltaico ha dei tempi veramente troppo stretti, vista come è andata in questi anni.

Quale decisione hanno preso molti che si sono trovati in questa situazione? Non stanno più optando per lo sconto immediato in fattura del 50%, ma della detrazione fiscale con prezzo sgonfiato.

Perché molti stavano scegliendo lo sconto in fattura del 50% anziché del 100% e ora del 90%?

Se stavi decidendo per lo sconto immediato in fattura al 50% anziché 100%, probabile che ti riconosci in uno di questi motivi:

• Forse vivi in un condominio in cui non verrà applicato il Superbonus perché la complessità, i requisiti o i tempi non glielo permettono;

• Non volevi rinunciare all’opportunità di cedere alla rete il tuo surplus di energia derivante dai pannelli fotovoltaici. È vero che il Gse ti potrebbe riconoscere il valore del Ritiro Dedicato, ma oltre ad essere un corrispettivo irrisorio, ti verrà anche tassato;

• Emotivamente trovi sfibrante trasformare la tua casa in un cantiere con diverse ditte che devono realizzare un cappotto termico, forse rifare l’impianto di riscaldamento e altre operazioni essenziali;

• Non hai intenzione di affrontare tutta una serie di passaggi burocratici lunghi e stressanti;

• Non vuoi pagare in anticipo solo per sapere poi che non potrai superare le due classi energetiche;

• Vuoi risparmiarti l’ansia di ricevere un accertamento dalle autorità competenti dopo aver eseguito tutti i lavori;

Se pensi di essere d’accordo con una di queste ragioni, allora potevi realizzare l’impianto fotovoltaico che hai desiderato cogliendo lo sconto immediato in fattura del 50%.

Ora con le nuove condizioni di mercato il fotovoltaico senza sconto in fattura è davvero più interessante.

Sì, ma per quanto tempo era disponibile lo sconto immediato in fattura?

Lo sconto in fattura del 50% ormai è finito, rimane la detrazione, non per sempre

Nel caso delle villette o unità immobiliari funzionalmente indipendenti il tempo per il superbonus così come lo abbiamo conosciuto è scaduto. Lo stesso dicasi per la cessione del credito legata ai bonus edilizi al 50%.

Ricorda che anche l’opportunità della detrazione fiscale al 50% ha una scadenza, è vero è più ampia, ma l’esperienza insegna che è meglio cogliere l’opportunità quando si presenta senza rischiare di perderla.

Poi si passa ad una aliquota del 36%. Se hai bisogno di capire meglio quale strada intraprendere, non trattenerti, chiedi una consulenza gratuita.