Il cosiddetto Superbonus è a tutti gli effetti operativo. Grazie a questo generoso incentivo i proprietari di casa o appartamenti hanno un’occasione unica e probabilmente irripetibile.
Sono convinto che ora la difficoltà maggiore sarà scegliere l’azienda o le aziende a cui affidarsi valutando i prodotti e i servizi che propongono.
Questo è naturale visto che le imprese che si affacceranno in questo mercato saranno tantissime. E purtroppo molte di queste fino all’altro ieri facevano tutt’altro.
Cosa dovresti valutare per essere sicuro di avere un impianto fotovoltaico che soddisfi le tue aspettative?
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Le prime verifiche: è giusto dare un anticipo?
La cosa più immediata da fare è quella di verificare se soddisfi i requisiti per rientrare nell’ecobonus al 110%. Probabilmente il professionista ti ha fatto prima tutta una serie di domande proprio per capirlo.
Per questo motivo raccoglierà i dati e i documenti sull’edificio e sulle sue prestazioni energetiche. In questa occasione il tecnico controlla che non ci siano difformità o abusi, altrimenti è del tutto inutile andare avanti.
Se sotto questo punto di vista è tutto ok si passa alla simulazione. I dati raccolti vengono inseriti in un software che permette di capire se grazie a tutti gli interventi previsti la tua casa possa fare il salto delle due classi energetiche. Altro requisito fondamentale per accedere al Superbonus.
Dopo queste operazioni preliminari e l’esito positivo lo studio tecnico lavorerà per raggiungere l’obiettivo: la realizzazione dei lavori.
Credo che anche per te sia evidente che per fare tutto questo ci sia un dispendio di tempo, risorse ed energie. Oltre al fatto che comunque deve essere eseguito da personale competente.
Questa è la ragione per cui diverse aziende chiedono ai propri clienti un anticipo o una cauzione che poi sarà restituita al termine dei lavori.
L’anticipo per le verifiche e per lo sviluppo delle pratiche
Ciò che stiamo riscontrando è che molte aziende chiedono una cifra che tenga legato il cliente. Si parte dai 400 fino ad arrivare ai 2000 €.
Altri non chiedono proprio nulla all’inizio, ma poi si fermano quando presentano gli esiti delle loro indagini.
In questo caso, prima verificano quella che viene chiamata la fattibilità e poi se il cliente accetta, per proseguire, si fanno dare un acconto simile alle cifre indicate sopra.
Naturalmente non mancano quelle che a mio avviso sono delle distorsioni, anche se poi ognuno è libero di scegliere di proporle o accettarle.
Onestamente mi sembra eccessivo richiedere 5000 euro in anticipo senza avere ancora la certezza di poter realizzare i lavori con la maxi-detrazione.
D’altra parte non chiederti nulla per un’operazione che ha un costo in termini di lavoro potrebbe essere l’estremo opposto.
Sei sicuro che poi chi ti fa una proposta simile avrà effettivamente le capacità finanziarie e operative per seguirti a dovere? Qualche dubbio potrebbe sorgere, non credi?
Facciamo ora alcune riflessioni utili sull’impianto tecnologico.
Il risultato che dovrebbe darti un impianto fotovoltaico con accumulo
Questo è un punto fondamentale, il perno su cui dovrebbero ruotare le tue valutazioni. Non è sufficiente avere un impianto fotovoltaico per vedersi ridotti significativamente i costi energetici. Non è un caso se in questo sottotitolo parliamo di fotovoltaico CON accumulo.
Per quale motivo? Perché installarti un impianto fotovoltaico senza le batterie potrebbe essere molto deludente.
Si, perché da quanto è evidente dalla normativa relativa al Superbonus, se non mettessi l’accumulo con le relative batterie potresti sfruttare il tuo impianto solo al 30%.
La ragione è che l’energia prodotta dai pannelli la puoi sfruttare subito con i tuoi elettrodomestici. Ma se non la usi subito finisce in rete a titolo gratuito. Durante il giorno generalmente i componenti delle famiglie sono fuori casa. Chi per lavoro e chi a scuola o per altre attività.
Proprio in quel momento il fotovoltaico produce energia e potresti non intercettare questa risorsa. Immagino che a questo punto sia evidente anche per te. Se ti fai installare un impianto fotovoltaico hai bisogno dello storage che ti immagazzini l’energia e te la restituisca quando ti serve, ad esempio la notte.
Quindi, per questo motivo dovresti chiederti: se una società che si propone non inserisce il sistema di accumulo con le batterie nel progetto, che tipo di attenzione da al suo cliente? Non conosce come funziona l’Ecobonus al 110%?
Perciò il primo punto fondamentale è: l’azienda che ti offre il fotovoltaico incentivato dal Superbonus deve includere l’installazione del sistema di accumulo, altrimenti avrai un sistema con gravi impedimenti.
La successiva domanda naturale che dovresti farti è: il sistema di accumulo che ti installeranno è già predisposto per i servizi di rete? Si perché nel caso sia confermato questi servizi potrebbero aiutarti a portare la quota energia a zero. Per quale motivo?
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Il sistema per azzerare completamente la quota energia
Forse cominci a pensare che, una volta che hai installato l’impianto fotovoltaico e il sistema di accumulo adeguato, non dovrai più pagare la quota energia alla rete.
Purtroppo non è così. Perché anche se ti è stato dimensionato bene il sistema secondo il tuo fabbisogno energetico, statisticamente dovrai comunque prelevare circa il 25% di energia. Da cosa dipende?
In sintesi si lega soprattutto ai mesi invernali, quando in diverse giornate poco produttive i pannelli solari non riescono a caricare sufficientemente le batterie.
Quel 25% che ti manca può essere compensato dai servizi di rete se il tuo sistema di accumulo è predisposto e collegato ad una comunità energetica virtuale.
È come se venissi pagato tramite una quota di energia solo per aver messo a disposizione il tuo storage a Terna. Quando viene ritenuto necessario per il bilanciamento della frequenza, Terna chiamerà in causa i sistemi di accumulo in una determinata zona per fornire supporto.
Ci sono società che hanno già attivato questo tipo di accordo, permettendo ai propri clienti di coprire quella parte di energia che non può essere fornita dal proprio impianto. Risultato: la quota energia può essere azzerata definitivamente.
Ricapitolando, al tuo tecnico di fiducia devi chiedere: il mio sistema di accumulo è attivabile per i servizi di rete così da azzerare la quota energia? Se la risposta è affermativa ed è ragionevolmente affidabile allora ti sta prospettando il sistema più avanzato in commercio.
Nella tua valutazione non può mancare la qualità dei prodotti. Alcuni temono che dopo aver installato tutto l’impianto fotovoltaico con il sistema di accumulo debbano poi sostituirlo dopo solo 10 anni.
Se sceglierai i prodotti che ti indichiamo non avrai nulla da temere. In realtà, se farai installare prodotti di alto livello la vita utile supererà abbondantemente i 30 anni. Quali sono i prodotti che soddisfano questi standard?
Osserva pannelli fotovoltaici, inverter e sistema di accumulo
Gira voce che dopo solo 10 anni dovrai cambiare tutti gli impianti. Questo può essere vero ed è sicuramente accaduto a tutti quelli che pur di risparmiare hanno deciso a suo tempo di guardare solo il prezzo. Purtroppo senza prendere minimamente in considerazione le caratteristiche del prodotto, l’affidabilità delle aziende produttrici e di quelle installatrici.
Si è arrivati al punto che alcuni consideravano sistemi altamente tecnologici alla stessa stregua di prodotti comuni come la farina. Tant’è vero che diversi basavano le loro scelte solo su quanto costava il fotovoltaico al kilowatt.
Nessuno vuole sminuire nessun prodotto, ma è naturale che un acquisto di un impianto fotovoltaico merita un’attenzione diversa, non credi?
Oggi quelle stesse persone che purtroppo sono state convinte a scegliersi un impianto solare fotovoltaico di bassa qualità diffondono quello che loro stessi hanno vissuto: “La durata dell’impianto non va oltre i 10 anni.”
Perché optare per pannelli fotovoltaici Sharp da risultati diversi
Chi ha invece scelto pannelli fotovoltaici che hanno raggiunto traguardi straordinari sia in termini di efficienza ma anche in termini di robustezza, oggi ha le idee completamente diverse. Ve lo posso dire per esperienza diretta.
A partire dal 2008 abbiamo fatto installare numerosi impianti fotovoltaici con pannelli Sharp e oggi nessuno di questi ha intenzione di smettere di produrre, anzi si prevede una produzione di altri vent’anni circa.
Ci sono diversi motivi piuttosto validi perché si possa ottenere un risultato simile. Intanto si tratta di un’azienda che ha uno storico alle spalle che nessuno può eguagliare. La Sharp ha almeno circa 60 anni di esperienza sul fotovoltaico.
Si tratta di un’azienda giapponese molto precisa e attenta ai dettagli. Questo aspetto non è da sottovalutare, perché ne determina l’affidabilità.
Quando ti presentano la loro scheda tecnica sai che si tratta di dati piuttosto attendibili. Non si può dire sempre la stessa cosa per molte altre realtà.
Quali fattori dovrai considerare nella scelta dell’inverter? L’inverter e il sistema di accumulo possono essere considerati insieme. Perché?
Le ultime tecnologie permettono ai sistemi di accumulo più avanzati di avere un inverter ibrido a bordo. Un inverter che gestisce sia l’energia prodotta dal fotovoltaico, sia quella stoccata nelle batterie.
Cosa dovrai guardare per quanto riguarda lo storage? Nell’articolo di seguito troverai informazioni utili.
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