Negli ultimi anni i principali produttori di pannelli fotovoltaici sono intervenuti sui processi produttivi per garantire al mercato soluzioni con potenze ed efficienze maggiori. L’innovazione corre velocissima, e la strada imboccata dai più importanti player conferma come, nei prossimi anni, assisteremo al lancio di soluzioni ancora più performanti.
Se oggi la tecnologia più diffusa è ancora quella delle celle Perc P-Type, in particolare nella versione half cut multi bus bar, nei prossimi mesi assisteremo a una maggiore penetrazione di tecnologie in grado di offrire a ogni modulo maggiore potenza ed efficienza a parità di superficie.
Nel caso specifico della tecnologia Perc P-Type, ad esempio, alcuni moduli hanno già ampiamente raggiunto un’efficienza di conversione delle celle superiore al 22%. Per traguardare questi risultati, però, alcuni produttori hanno deciso di ricorrere all’utilizzo di celle con dimensioni maggiori, che ovviamente hanno un impatto sulla grandezza e sul peso del modulo finito. I produttori stanno quindi pensando a tecnologie in grado di aumentare l’efficienza del modulo, ma senza impattare sui due parametri appena citati.
EVOLUZIONE DELLA CELLA P-TYPE
E così negli ultimi anni alcune aziende hanno iniziato a testare i vantaggi delle celle Perc N-Type. Questa tecnologia è in grado di offrire efficienze superiori anche al 25%. Aumenta l’efficienza, aumenta anche la potenza del modulo per Wp. Nel caso specifico di una cella N-Type, è possibile un aumento di potenza di circa 25 Wp rispetto a un pannello che utilizza celle P-Type. Nei prossimi anni le tecnologie TOPcon e HJT, due importanti categorie tecnologiche delle celle N-Type, potrebbero quindi crescere e guadagnare importanti quote di mercato grazie anche all’annuncio di piani di espansione delle capacità produttive da parte dei principali player.
MODULI: LE PREVISIONI DI BLOOMBERG E DI PV INFOLINK
Secondo quanto emerge da un report pubblicato nei giorni scorsi da Bloomberg, le celle N-Type si candidano a rivestire un ruolo di primo piano nei prossimi anni. Sono infatti attualmente in costruzione nuove fabbriche di celle con una capacità annua di oltre 10 GW per prodotti TOPCon ed eterogiunzione. Potremmo quindi assistere a una diffusione su larga scala di moduli con queste tecnologie.
Secondo il report, saranno proprio le celle TOPcon a coprire un ruolo di primo piano perché il processo di produzione è molto simile, in termini di procedure e macchinari, a quello delle celle Perc P-Type. Per realizzarle, sarà semplicemente necessario un aggiornamento delle linee di produzione esistenti. Nel caso delle celle a eterogiunzione HJT, invece, le linee dovranno essere arricchite con nuovi macchinari. Entrambe le tecnologie, in ogni caso, potrebbero ritagliarsi spazi importantissimi.
Secondo quanto riportato l’anno scorso dal centro di ricerca PV InfoLink, nel 2022 la capacità produttiva a livello globale delle celle TOPcon dovrebbe attestarsi attorno ai 42,3 GW (erano 14,7 GW nel 2021). Quella delle celle HJT, invece, si attesterà a 15,4 GW (6,9 nel 2021). Nel 2023, le due tecnologie dovrebbero crescere vertiginosamente, e attestarsi rispettivamente a 78,6 GW e 22,8 GW.
ESEMPI DI INNOVAZIONE
Sono diversi i produttori di moduli che negli ultimi anni hanno deciso di investire su queste nuove tecnologie. Se si considerano ad esempio le celle TOPcon, player come LG, Longi Solar, Jinko Solar, Trina Solar e JA Solar vantano nelle proprie gamme prodotti con queste tecnologie. E hanno segnato anche importanti record di efficienza di conversione. Alla fine del 2021, ad esempio, Jinko Solar aveva raggiunto un’efficienza record del 25,4% per la cella in silicio monocristallino di tipo N.
Sempre a fine 2021, Longi aveva invece stabilito un nuovo record per l’efficienza di conversione delle celle con tecnologia a eterogiunzione, arrivando al 25,82%).