Nei giorni scorsi è arrivata una notizia molto importante per chi intenda investire nell’installazione di un impianto fotovoltaico. Da oggi, infatti, installare una copertura solare sui tetti di edifici pubblici e privati sarà molto più semplice. Sono previsti infatti tempi snelli e meno burocrazia.
IL DECRETO
Il 1° marzo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto 17/2022 che dà il via a misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali. Il Decreto è entrato in vigore il 2 marzo.
Il provvedimento prevede diverse misure e di semplificazione per l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti di edifici pubblici e privati e in aree agricole e industriali. Ad esempio, per le installazioni sugli edifici basterà compilare un semplice modulo, a inizio e a fine lavori. Il modulo si potrà scaricare dal sito del GSE o da quello del ministero dello Sviluppo economico. Le installazioni, considerate “interventi di manutenzione ordinaria”, non saranno più legate e vincolate all’acquisizione di permessi o autorizzazioni.
Così recita il testo: “L’installazione, con qualunque modalità, di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici, come definiti alla voce 32 dell’allegato A al regolamento edilizio-tipo, adottato con intesa sancita in sede di Conferenza unificata 20 ottobre 2016, n. 125/ CU, o su strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici e la realizzazione delle opere funzionali alla connessione alla rete elettrica nei predetti edifici o strutture e manufatti, nonché nelle relative pertinenze, è considerata intervento di manutenzione ordinaria e non è subordinata all’acquisizione di permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso comunque denominati.
Sono inclusi anche quelli “previsti dal decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, a eccezione degli impianti che ricadono in aree o immobili di cui all’articolo 136, comma 1, lettere b) e c) , del codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, individuati ai sensi degli articoli da 138 a 141 del medesimo codice, e fermo restando quanto previsto dagli articoli 21 e 157 del codice».
NON SOLO RESIDENZIALE
Insomma, ottime notizie per chi deciderà di installare un impianto fotovoltaico sui tetti della propria abitazione, visto che non ci saranno più lunghe trafile e passaggi burocratici complicati.
Non solo: il decreto introduce infatti un modello unico semplificato per l’installazione di impianti fotovoltaici con potenza compresa tra 50 kWp e 200 kWp. Il provvedimento contiene inoltre una regolamentazione dello sviluppo fotovoltaico in area agricola con semplificazioni per la realizzazione di impianti agrovoltaici.
Nel decreto è inserito anche un fondo rinnovabili PMI pari a 267 milioni di euro. L’obiettivo è promuovere la produzione di energia elettrica rinnovabile e l’autoconsumo per le piccole medie imprese.
IL CREDITO D’IMPOSTA
Infine, fino al 31 dicembre 2023 è previsto un credito d’imposta per le imprese che effettueranno interventi di efficientamento energetico, compreso il fotovoltaico. Gli interventi devono essere realizzati in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. I costi ammissibili all’agevolazione corrispondono ai costi degli investimenti supplementari necessari per conseguire un livello più elevato di efficienza energetica e per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nell’ambito delle strutture produttive. Con apposito Decreto interministeriale, da emanare entro 60 giorni, sono stabiliti i criteri e le modalità di attuazione delle disposizioni.
Per consultare il Decreto n. 17/2022 pubblicato in Gazzetta Ufficiale, clicca qui