I bonus al fotovoltaico nel 2025 stanno subendo un’inesorabile trasformazione, ma per l’anno prossimo non tutto è perduto. Quali novità reali possiamo attenderci per le applicazioni residenziali?
Finalmente oggi è arrivata in Aula alla Camera la Manovra del 2025. Il testo che verrà esaminato e che interessa l’energia fotovoltaica per casa è quello relativo al bonus ristrutturazioni.
Ci si poteva aspettare che gli emendamenti approvati nei giorni scorsi dalla Commissione Bilancio potessero modificare la fine delle detrazioni al 50%, così come impostato inizialmente.
Ci siamo, varie fonti giornalistiche accreditate confermano, il bonus fotovoltaico al 50% è salvo nel 2025. Ma ci sono delle novità e delle eccezioni, vediamole.
Bonus fotovoltaico 2025, le nuove aliquote e le nuove scadenze
Il bonus fotovoltaico residenziale è incluso nel bonus ristrutturazione. In sostanza si tratta della detrazione per il recupero del patrimonio edilizio. Detta misura è stata prorogata fino al 2033 ma con aliquote via via decrescenti.
In pratica le istituzioni stanno definendo una distinzione tra abitazione principale , quindi prima casa, e le altre abitazioni.
La proroga più generosa rimane sugli impianti fotovoltaici installati nella prima casa, nel 2025 il bonus rimane con un’aliquota del 50% con un tetto di spesa di 96.000 euro. Nel 2026 e nel 2027, salvo successive modifiche, l’aliquota scenderà al 36% con lo stesso tetto di spesa.
Brutte notizie invece per tutte le abitazioni diverse da quelle principali. Già dal 2025 parte il taglio, si scenderà subito al 36%, mentre nel 2026 e nel 2027 si arriverà a quota 30% con un tetto di spesa invariato a 96.000 euro.
La prospettiva del Bonus fotovoltaico residenziale è stata tracciata anche per i successivi 6 anni. Dal 2028 al 2033, sia che si tratti di prima casa o no, l’aliquota si fermerà al 30% con un tetto di spesa a 48.000.
È importante anche segnalare che i tetti di spesa dal 2025 saranno influenzati dal reddito dichiarato dai soggetti privati, in particolare bisognerà tenere conto della soglia di reddito di 75.000 euro. A questo sarà necessario considerare anche i figli a carico ed eventualmente quelli che presentano disabilità.
Come influisce tutto questo sul mercato residenziale del fotovoltaico?
Come la manovra influisce sul mercato residenziale
È evidente che nel 2025 il fotovoltaico sarà più conveniente installarlo nella prima casa, l’abitazione principale.
Bisogna comunque ammettere che molto spesso comunque è proprio nell’abitazione principale che si ottengono i maggiori risparmi.
Il fotovoltaico è conveniente soprattutto in presenza di consumi, meglio ancora con autoconsumi. Il valore dell’energia risparmiata è molto più alto di quella scambiata o venduta con la rete.
Se, ad esempio, usi la seconda casa il fine settimana o per le vacanze, forse molta energia fotovoltaica dovrai inviarla alla rete ad un prezzo molto più basso rispetto a quando la acquisti. Questo renderà il tuo sistema solare meno redditizio in una seconda casa anche se non significa affatto che non sia conveniente, è necessario studiare ogni singolo caso.
Quindi lo scenario dei bonus al fotovoltaico dal 2025 cambia, ma non dimenticarti che il mercato italiano si è sempre adeguato al calo del sostegno statale. Vedremo un’ulteriore calo dei prezzi dei pannelli fotovoltaici e delle batterie? Sorgeranno nuovi incentivi o nuove tecnologie?
È molto probabile che in determinate situazioni si potrà valutare il Conto Termico 3.0. Sapevi che nel 2025 gli impianti fotovoltaici potrebbero essere inclusi nell’aggiornamento di questa agevolazione? Valuta bene chi ti seguirà per l’installazione, è importante che stia sempre sul pezzo per indicarti come muoverti meglio.