Lo Scambio sul Posto per quasi 20 anni ha avuto un ruolo importante nelle trattive commerciali per l’installazione di un impianto fotovoltaico. Immettere in rete la corrente elettrica in esubero dal proprio impianto fotovoltaico sarebbe risultato vantaggioso? Spesso la consapevolezza del ruolo dello scambio sul posto ha favorito l’installazione di impianti fotovoltaici con una potenza sovradimensionata. Molti si chiedono cosa cambierà nel prossimo anno. Il 2025 sancirà la fine dello scambio sul posto?
A quanto pare, lo scambio sul posto è destinato a sparire con l’arrivo del 2025. Ma vediamo più nel dettaglio cosa prevede questa nuova direttiva.
La fine dello Scambio Sul Posto
L’ARERA approva le prime disposizioni per la fine graduale del regime di scambio sul posto. Precisa anche le modalità di uscita per gli impianti di produzione la cui convenzione di scambio sul posto non può più essere rinnovata per il raggiungimento del limite dei 15 anni al 31 dicembre 2024.
Infatti, con la delibera n. 457/2024/R/Efr, l’Autorità stabilisce che il GSE:
- Chiuderà le convenzioni di scambio sul posto per coloro che al 31 dicembre 2024 avranno raggiunto il limite di quindici anni dalla data di prima sottoscrizione.
- Liquiderà, entro il 30 giugno 2025, le eventuali eccedenze maturate fino alla data di risoluzione della convenzione, in presenza dei dati necessari alla loro determinazione;
- Attiverà, per gli impianti fotovoltaici precedentemente in convezione di scambio sul posto, una nuova convenzione di ritiro dedicato alle condizioni previste dall’Allegato A.26 del Codice di Rete
Cos’è lo Scambio sul posto?
Come indicato nel sito del GSE Scambio sul posto lo SSP consente di compensare l’energia elettrica prodotta e immessa in rete con quella prelevata e consumata in un momento differente da quello in cui avviene la produzione.
Nello Scambio sul Posto si utilizza in pratica la rete elettrica come strumento per immagazzinare virtualmente l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico ma non consumata istantaneamente. La corrente immessa in rete viene bilanciata con la corrente utilizzata la notte e in tutti i momenti in cui la casa ha prelevato corrente dalla rete elettrica. L’energia in eccesso rispetto a questa compensazione viene pagata al prezzo minimo garantito.
Da cosa verrà sostituito lo Scambio sul Posto?
Lo strumento dello Scambio sul Posto verrà sostituito dal Ritiro Dedicato o da altre forme di compensazione come quelle relative alla Comunità Energetiche. Come funziona il Ritiro Dedicato? In questo caso non ci sarà alcuna compensazione. Semplicemente l’energia che immetterai nella rete elettrica sotto forma di esubero di corrente del tuo impianto fotovoltaico, ti verrà pagata mensilmente sulla base del prezzo di mercato.
Se possiedi una Batteria di Accumulo fotovoltaico, la corrente in esubero dall’impianto fotovoltaico caricherà innanzitutto la batteria. Quando la carica della batteria sarà terminata la corrente in esubero andrà automaticamente a finire in rete.
Quali sono i vantaggi del Ritiro Dedicato?
Il ritiro dedicato permette a chi possiede un impianto fotovoltaico di beneficiare non solo dell’autoconsumo ma anche della vendita di corrente in eccesso immessa nella rete elettrica.
Questo nuovo strumento senza dubbio semplifica le procedure per ricevere i compensi derivanti dall’energia ceduta in rete e migliora la trasparenza delle operazioni di vendita.
Il ritiro dedicato può essere abbinato ad altre forme di incentivazione, come le comunità energetiche rinnovabili, di cui abbiamo parlato in un nostro recente articolo. Essendo il ritiro dedicato uno strumento che offre una resa economica leggermente meno vantaggiosa rispetto allo scambio sul posto, avvalersi delle comunità energetiche potrebbe rivelarsi un’ottima opportunità per accedere ad ulteriori incentivi economici e sociali dedicati a queste forme di condivisione collettiva dell’energia.
