L’indipendenza energetica affascina sempre più consumatori. L’idea di non dover dipendere dalle società energetiche è entusiasmante. E nell’immaginario collettivo la batteria per fotovoltaico ci permette di essere completamente indipendenti.
Molti non guardano alla batteria per fotovoltaico solo per la sua convenienza economica, desiderano avere un senso di libertà completa.
La verità è che non è sempre possibile, anzi, di solito nelle utenze residenziali o aziendali si può arrivare ad una libertà energetica fino all’80%. Sicuramente è vero che alcuni si sganciano dalla rete o in altri questa non ci arriva.
Quella sì che è indipendenza energetica completa, quando il progetto dell’impianto fotovoltaico è ad isola, ovvero off-grid. A prescindere da ciò che leggi in rete, però, la realtà è che dipende anche da cosa devi alimentare.
Batteria per fotovoltaico: è davvero possibile l’indipendenza assoluta?
Facciamo degli estremi per capire il concetto: se devi alimentare 4 lampadine, un pc e un frigo è chiaro che non ci vuole chissà quale impianto solare. Per chi ha le competenze può puntare anche su un faidate, naturalmente consigliamo sempre di mantenere tutte le misure di sicurezza necessarie.
Dunque un impianto ad isola di questo tipo non avrà bisogno di particolari necessità di accumulo, i carichi sono piuttosto leggeri. Le cose cambiano molto quando nella propria abitazione o in azienda le necessità sono più importanti.
Ad esempio, se durante tutto l’anno vivrò in una baita in montagna dovrò organizzarmi per il sistema di riscaldamento dell’ambiente e dell’acqua per l’inverno. Se il tuo lavoro non ha a che fare col tagliare la legna, dovrai avere necessariamente una certa dipendenza dagli altri.
La realtà dei fatti è che l’off-grid puro non è sufficiente se si mantiene un certo tenore di vita. Ad esempio, in questo bel video il proprietario ha dovuto integrare il fotovoltaico con un generatore a gasolio. Proprio perché il fotovoltaico, soprattutto d’inverno, non riesce a coprire tutte le necessità o a ricaricare in modo adeguato le batterie.
Sicuramente sarebbe stato molto meglio poter integrare un sistema geotermico o eolico, ma bisogna sempre fare i conti con le risorse disponibili a disposizione.
Certo, potresti ragionare che più è esteso il campo fotovoltaico e più aumenta la possibilità di caricare le batterie d’inverno. E questo ragionamento non è sbagliato a prescindere.
Però è anche vero che ti devi chiedere quanto ti costerà, se hai la liquidità disponibile e in quanto tempo potrai recuperare l’investimento. Quindi il concetto è: indipendenza si, ma a patto che l’investimento sia ragionevole.
Di sicuro l’impianto fotovoltaico stand alone o ad isola potenzialmente può darti una libertà che arriva al 100%, ma il progetto va studiato bene, soprattutto se installato in una casa che ospita la nostra famiglia o in un’azienda piuttosto attiva.
Nella stragrande maggioranza dei casi molti preferiscono mantenere un’alternativa attiva che possa supportare le carenze del fotovoltaico. Si tratta degli impianti grid-connected, cioè quelli connessi alla rete elettrica italiana.
E in tutti questi casi si potrebbe raggiungere fino all’80% di indipendenza energetica. Questo perché con un impianto fotovoltaico ben dimensionato con le batterie è possibile coprire buona parte dei picchi richiesti durante la giornata.
Perché puntare ad una maggiore indipendenza energetica, anche se non totale, può darti maggiore libertà?
Maggiore indipendenza dal mercato elettrico
Ormai ne siamo tutti coscienti, l’abbiamo vissuto in prima persona. Quando le tensioni internazionali aumentano, il rischio che il costo dell’energia elettrica schizzi alle stelle è molto elevato.
Ne è stata una prova più che convincente quando sono saltati gli accordi per la fornitura di gas dal più grande fornitore dell’Unione Europea. Molti hanno ancora vivido il ricordo e la paura di rimanere al freddo nell’inverno 2022-2023.
E di sicuro queste guerre e questi attriti, nonostante tutti i grandi accordi che le nazioni stanno facendo sulle forniture di gas o petrolio, non lasciano presagire nulla di buono sul fronte del costo dell’energia. In caso di conflitto gli accordi possono saltare molto facilmente, a patto che siano comunque disposti a rispettarli.
Le batterie per fotovoltaico ti permettono di proteggerti da qualsiasi rialzo repentino, e se proprio anche quel 20% diventa pesante, ci si può organizzare per ottimizzare meglio l’autoconsumo nelle ore diurne ridimensionando i picchi di assorbimento.
Non c’è che dire, questo è un vantaggio che trascende dalla mera convenienza economica immediata. Si tratta di un beneficio che è più legato alla libertà da qualsiasi fluttuazione pericolosa possa presentare il mercato elettrico internazionale.
Potresti però ragionare che se cresce il valore dell’energia cresce anche il valore dello Scambio sul Posto, il meccanismo che valorizza l’energia che non usi subito e invii in rete se non sei dotato di storage. Tutto vero, ma considera anche che come minimo quando l’acquisti la paghi il doppio rispetto a quando la consegni.
Inoltre, alcuni hanno pensato anche ad una minor dipendenza dagli enti pubblici. In che senso? Ad esempio, evitando di aspettare e di verificare che il Gse ti paghi buona parte del contributo.
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