È quanto emerge dal report “Osservatorio sistemi di accumulo” di Anie Rinnovabili, che presenta i dati Gaudì di Terna. Complessivamente, a fine marzo 2022 si contavano in Italia 95.869 sistemi di accumulo installati, per una potenza di 527 MW e una capacità di 977 MWh.
LA SPINTA DELL’ULTIMO ANNO
Sono stati in particolare il 2021 e i primi mesi del 2022 a registrare la spinta più importante. Lo scorso anno sono stati installati 35.064 sistemi di storage, con un incremento del 164% rispetto al valore del 2020. E la crescita non accenna a fermarsi. Basti pensare che nei primi tre mesi del 2022 sono stati installati, in Italia, 20.832 nuovi sistemi di storage. Il dato segna una crescita del 409% rispetto a quanto totalizzato nello stesso periodo del 2021 (4.088 sistemi). In soli tre mesi è stata totalizzata circa la metà dei dispositivi allacciati nel 2021. È chiaro che se l’andamento degli altri tre trimestri dell’anno dovesse essere tale, potremmo chiudere l’anno con numeri da capogiro.
SEGMENTAZIONE
Complessivamente,la tecnologia più diffusa tra i sistemi di accumulo installati è quella al Litio (98,2% circa del totale) seguita dal piombo (1,4% circa). Si registrano 120 batterie a volano e 111 supercondensatori.
Il 94% dei sistemi di storage connessi è di taglia inferiore ai 20 kWh. C’è una netta prevalenza dei sistemi compresi nel range tra 5 kWh e 10 kWh (45%). Seguono i sistemi di capacità fino a 5 kWh (25%) e quelli tra 10 kWh e 15 kWh (23%).
Per quanto riguarda la tipologia di configurazione prevalgono, con il 73%, i dispositivi installati “lato produzione in corrente continua”. Quelli “lato produzione in corrente alternata” e “lato post-produzione” si attestano rispettivamente al 9% e 18%. Il 99,9% dei sistemi di accumulo risulta abbinato ad impianti fotovoltaici, di cui il 97% è di taglia residenziale.
“Anie Rinnovabili ritiene che il risultato conseguito nei primi tre mesi del 2022 sia frutto dei meccanismi di cessione del credito e sconto in fattura relativi alle detrazioni fiscali non solo del Superbonus 110%, ma anche della ristrutturazione edilizia 50%”, si legge in una nota di Anie. “Nei prossimi mesi sarà interessante osservare gli impatti del cambiamento normativo intervenuto sulla cessione del credito introdotto dapprima con il Decreto Legge n. 4 del 27 gennaio 2022 e revisionato in corsa con il Decreto Legge n. 13 del 25 febbraio 2022. Confrontando il dato cumulato al 2021 con quello al 31 marzo 2022, si rileva una maggior crescita del segmento di mercato degli accumuli di media taglia abbinati ad utenze fotovoltaiche sia residenziali sia delle piccole e medie imprese”.