C’è un nuovo record per il mercato del fotovoltaico italiano. Più in particolare, per il mercato dello storage. Nel 2021, infatti, i nuovi sistemi di accumulo installati nel nostro Paese hanno addirittura superato quanto totalizzato nei precedenti 10 anni. È quanto emerge dal report “Osservatorio sistemi di accumulo” di Anie Rinnovabili, che presenta il trend delle installazioni di storage in Italia del sistema Gaudì di Terna.
Il Superbonus ha sicuramente lasciato la firma. Come vedremo dopo, infatti, la spinta più significativa l’hanno registrata proprio i sistemi di storage abbinati agli impianti fotovoltaici di taglia residenziale. Quelli sotto i 20 kWh di capacità, per intenderci.
E così, solo l’anno scorso si registra un incremento dell’88% del numero di installazioni rispetto a quanto totalizzato nel periodo 2011-2020, a cui corrisponde un aumento della potenza pari al +105% e della capacità di accumulo pari al +138%.
STORAGE: I NUMERI DEL 2021
Entrando nel dettaglio, nel solo 2021 sono stati installati 35.064 sistemi di storage, con un incremento del 164% rispetto al valore del 2020. Complessivamente, al 31 dicembre 2021 risultano installati, in Italia, ben 75.044 sistemi di accumulo, per una potenza complessiva di 406 MW e una capacità massima di 744 MWh.
A livello tecnologico, il litio è il più diffuso nella scelta di sistemi di accumulo (97,8% circa del totale) seguito dal piombo (1,8% circa).
Per quanto riguarda invece l’ambito di applicazione, il 95% dei sistemi di accumulo connessi è di taglia inferiore ai 20 kWh. C’è una netta prevalenza dei sistemi compresi nel range tra 5 kWh e 10 kWh (41%), seguiti dai sistemi di capacità inferiore o uguale ai 5 kWh (30%), da quelli con capacità tra 10 kWh e 15 kWh (20%) e da quelli con capacità compresa tra 15 kWh e 20 kWh (4%).
AUMENTA LA POTENZA
Ma come cambia, con il Superbonus, la taglia dei sistemi di accumulo?
Stando al report, è possibile notare l’aumento della taglia di potenza degli impianti fotovoltaici residenziali a cui sono abbinati i sistemi di storage. Nel 2021 il numero di installazioni di sistemi abbinati a impianti fotovoltaici di taglia compresa tra 6 e 10 kW rappresenta il 39% del totale (rispetto al 19% nel 2020). Quello invece relativo agli impianti di taglia compresa tra i 3 e i 6 kW rappresenta il 49%
del totale (rispetto al 64% del 2020) e quello per impianti di taglia inferiore ai 3 kW il 5%
(rispetto al 15% del 2020), dati che evidenziano la scelta di massimizzare l’autoconsumo.
LE REGIONI PIÙ VIRTUOSE
Ma quali sono le regioni con il maggior numero di sistemi di storage installati in Italia?
Ancora una volta è la Lombardia la regione con il maggior numero di installazioni. Sono infatti installati 18.861 sistemi di accumulo per una potenza di 89 MW e una capacità di 163 MWh. Segue il Veneto, con 11.779 sistemi per 59 MW e 116 MWh.
Ricordiamo che queste due regioni, prima ancora dell’introduzione del Superbonus, avevano beneficiato di specifici bandi per lo sviluppo di sistemi di storage in ambito residenziale.
Bene anche l’Emilia-Romagna, con 7.707 sistemi di accumulo per 46 MW e 82 MWh, e Piemonte, con 5.730 sistemi di accumulo per 45 MW e 73 MWh.
“I provvedimenti normativi sugli accumuli distribuiti di piccola taglia stanno portando frutti”, si legge in una nota di Anie Rinnovabili. “Il 2021 è stato un anno record rispetto a tutti quelli precedenti, segno tangibile che una volta definite tutte le regole del gioco il Superbonus 110% e la detrazione al 50% combinati con le misure di cessione del credito e sconto in fattura hanno permesso di conseguire questi risultati”.
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